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venerdì 5 aprile 2013

ACCORPARE LE PROVINCE? NON SIATE PROVINCIALI!


Accorpare le Province, per lasciarne in vita poche e grandi, accentuerà la ridondanza e un pernicioso dualismo con le Regioni.


Il problema non è: “Province, sì o no?”. E’ tempo di porsi la domanda: “Quale articolazione amministrativa, come strutturata e con quali compiti, per ciascun livello definito, è in grado di assicurare al meglio, in economia e in modo duraturo, tutti i servizi e le prerogative che sono demandati alle autonomie locali?”.
     La probabilità che tra le soluzioni, al problema posto (e incombente), figuri qualcosa di simile alle attuali Province è inesistente. Basta guardare ai Sistemi amministrativi in essere in molti paesi europei, soprattutto tra i più solidi del centro-nord Europa, per rendersene conto. Accorpare le Province, per lasciarne in vita poche e grandi, accentuerà la ridondanza e un pernicioso dualismo con le Regioni.
     Per l’erogazione di servizi importanti (socio-sanitario, ciclo dell’acqua, ecc) il territorio deve essere suddiviso in ambiti e distretti di dimensione più piccola rispetto alle attuali Province. Pena una differenziazione inaccettabile nella possibilità di fruizione da parte dei cittadini. E’ necessario abolire tutte le Province e prevedere delle “Aggregazioni ottimali”, mediante federazione di Comuni, per l’erogazione dei servizi e lo sviluppo territoriale.

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