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venerdì 20 marzo 2020

OPEN LETTER TO GOOGLE because there is more to do to be OK


      Spett. GOOGLE sono costretto a scrivere questa lettera aperta perché non trovo altro modo per farvi comprendere una cosa giusta.                 
E semplicissima, che tutti possono comprendere, anche Voi, basterebbe che prestaste un poco di attenzione e, prima ancora, che mi deste la possibilità di spiegarmi. Anche se, a mio parere, già avete tutti gli elementi per capire e agire di conseguenza. 

Ma andiamo con ordine, schematicamente per non dilungarsi troppo:

-   -Io sono un privato cittadino, non un’azienda, un’associazione, un ente…;

-   -Anni fa, utilizzando il SW gratuito di “Blogger.com” ho creato un mio sito denominato “voce civica”;

-   -Qualche anno dopo, mediante una delle possibilità messe a disposizione da GOOGLE ho registrato un dominio in esclusiva a pagamento, questo su cui scrivo questa lettera: “vocecivica.com”;

-   -Il dominio pare sia fornito da “enom.com”, ma il canone di registrazione è gestito da GOOGLE, tramite una sua divisione (ora Google cloud team);

-   -Il pagamento del canone annuale di 10,00 USD è stato fatto sull’apposita piattaforma di Google messa a disposizione dell’amministratore del sito, nel caso io stesso;

-  -Il canone scade il 29 marzo o il 5 aprile di ogni anno (a seconda dei vari documenti; ma la piccola differenza non conta);

-   -L’anno scorso, 2019, io ho regolarmente pagato con una carta di credito ricaricabile Visa, per un anno, quindi sino al 29 marzo, o il 5 aprile, 2020;

-   -Già a gennaio 2020 sono arrivate delle mail di Google con l’invito a pagare il rinnovo della registrazione del dominio “vocecivica.com”;

-   -Essendo scaduta la Visa con cui avevo pagato negli anni precedenti, ho immesso – nell’apposito format di Google” una nuova carta di credito Visa ricaricabile e, con quella, in data 3 febbraio 2020 ho rinnovato per un anno, ovvero sino ad marzo/aprile 2021 il dominio del sito “vocecivica.com”;

-   -Il pagamento di 10,00 USD è andato a buon fine e risulta addebitato sulla mia carta di credito e accreditato a Google come risulta dal mio profilo “amministratore” alla pagina “ID profilo pagamenti 8525-5895-1017”;

-   -Per quanto sopra, provato anche dai documenti on line di Google” (e dalla mia Visa), io ho regolarmente pagato il rinnovo del dominio “vocecivica.com” sino al 28 marzo 2021 secondo Google, sino al 5 aprile 2021 secondo Enom.com (ripeto che la differenza non fa … differenza);

-   -Ma, nonostante il rinnovo sino alle date soprariportate, mi sono giunte numerose mail da parte di Enom.com e Google che mi annunciano la sospensione del dominio a marzo/aprile 2020. E di fatto sulle mie pagine “amministratore” la mia posizione risulta SOSPESA;

-   -Ho provato in tutti i modi a segnalare che il rinnovo, sino a marzo/aprile 20121 è stato pagato da me e accreditato a Google: nulla da fare Google insiste che i pagamenti non si potrebbero fare con carte di credito ricaricabili e che bisognerebbe impostare il rinnovo automatico;

-   -Cosa di cui al limite si può discutere a marzo/aprile 2021, non ora a marzo 2020 e dopo aver incassato l’importo previsto di 10,00 Usd, pari a 9,06 euro come risulta dalla contabile della mia Visa.

Se Google non corregge la sua posizione, annullando la sospensione e reintegrando pienamente il dominio “vocecivica.com” si troverà nella posizione di chi incassa un importo ma non fornisce il servizio pattuito.

Non so come sia definito e trattato questo fatto negli USA, ma in Europa ciò costituisce reato, oltre che una pessima prassi commerciale. Confido pertanto che Google provveda di conseguenza immediatamente, senza se e senza ma. “Errare humanum est, perseverare diabolicum et tertium non datur…”

Pagamneto a Google di 9,06 Euro pari a 10 USD in data 3 febbraio 2020


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